mercoledì 16 gennaio 2013


L'incredibile Storia di una supercometa, International Scientific Optical Network : I.S.O.N.

 
 
 

E' proprio vero che, a volte, lo spazio siderale ci riserva delle incredibili sorprese!

Questa incredibile sorpresa ha un nome: ISON; è una supercometa di origine "sconosciuta" che ha impiegato quasi un milione di anni per raggiungerci; proveniendo direttamente dallo spazio interno, piu' profondo, dove sono sospesi miliardi di miliardi di corpi celesti, composti di roccia e ghiaccio, "avanzi" che sono stati originati durante la formazione di proto pianeti che risultavano immersi all'interno di una nube, al cui centro era sempre presente una giovane stella.

ISON ha impiegato piu' di un anno luce, per raggiungere, ormai, un quarto del cammino; diretta verso la stella piu' vicina... il nostro Sole.

Il Sole non è che un punto lontano, di debole luce, la cui gravità è appena sufficiente per orientare verso di sé la Supercometa; quest'ultima espulsa dalla sua nube di residenza, da un "rimorchiatore", forse una nana bruna, o un oggetto errante che, disturbando la sua posizione, la catapulto' nello spazio interstellare, disperdendola per sempre in direzione del nostro sole.

La Supercometa ISON sta compiendo la sua prima, e forse unica visita, verso di noi.

La sua "vita" sta lentamente passando dal gelido, immutabile e rigido, verso un surriscaldamento, progressivo e costante, man mano che si avvicina al Sole.

La Supercometa ISON presenta una superficie molto scura ( più scura "dell'asfalto"), butterata e polverosa con ghiaccio sulla superficie; il suo corpo centrale presenta un volume di alcune decine di chilometri di diametro, ma il suo nucleo presenta una massa altamente concentrata e massiva, tipica di una composizione mista, minerale / metallica ( indagine spettrografica ).

La Supercometa non rimarrà a lungo "tranquilla"; questo a causa del calore e del vento solare che la sta eccitando e sollecitando le sue proprietà elettromagnetiche!

Entro la fine dell'estate 2013 essa diventerà visibile con un binocolo.

A ottobre la Supercometa passerà molto vicino a Marte e le cose comincieranno a "muoversi"; in questo periodo il suo nucleo è già entrato in risonanza con la reazione elettromagnetica del Sole e la massa del pianeta rosso.

Durante il passaggio attraverso la cintura degli asteroidi il nucleo elettromagnetico della Supercometa aggancerà quelli piu' prossimi ad essa, creando una coda di detriti solidi che si trascinerà dietro.

Una porzione di questi asteroidi catturati, lambiranno il pianeta rosso, mentre la ISON continuerà la sua corsa oltre Marte, la superficie ghiacciata della Supercometa reagirà allo shock termico solare; crepe appariranno sula sua crosta, piccoli sbuffi di gas fuoriusciranno.

La chioma della Supercometa è in costante formazione .

Lentamente ma con crescente vigore, mentre la ISON oltrepasserà l'orbita della Terra, i suoi gas e i suoi geyser di polvere ghiacciata e silicati aumenteranno il flusso ingrandendo la chioma; ora ISON è circondata da una nube di gas denominata coma, centinaia di migliaia di chilometri di lunghezza.

L'effetto "girandola" imposto dal fiorire delle sue chiome multiple, stimolate dal calore e dal vento solare, creerano un movimento di rotazione a spirale della Supercometa.

Entro la fine di novembre 2013 essa sarà visibile ad occhio nudo appena dopo il tramonto nella stessa direzione del sole.

La sua coda si allungherà all'orrizzonte, come un faro nel cielo, e torreggerà imponente.

Entro dicembre 2013 la ISON oscillerà rapidamente intorno al Sole, molto più vicino di qualsiasi altro pianeta ha mai fatto, per emergere visibile nel cielo in direzione nord verso la stella polare.

Solo allora essa diventerà il "secondo sole", visibile a occhio nudo per mesi, accompagnandoci sia di giorno che di notte; durante il suo approccio al Sole la ISON potrebbe diventare intensamente brillante…ma a quel punto sarebbe difficile e pericoloso vedere senza strumenti particolari come lo sarebbe osservare senza occhiali protettivi il sole.

Ricordiamo che la sua brillantezza, in quel periodo, sarà di una magnitudo negativa - 16 ( contro quella solare che è di - 26 ).

Durante questo periodo il micro sistema del nostro pianeta potrebbe subire l'influenza di risonanza del campo elettromagnetico sviluppatosi tra il sole e il nucleo della ISON.

I flares solari saranno al loro massimo, e la coda meteorica che il nucleo della Supercometa si trascina, durante la sua uscita dal perielio del Sole, potrebbero lambire il nostro pianeta.

Da gennaio 2014 la ISON si dirigerà verso lo spazio esterno ritornando al luogo d'origine; la Supercometa si acquieterà ancora una volta … questa volta per sempre.

David Whitehouse
 
 

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